Addio Evangelion

Ricordo quando vidi la serie TV di Evangelion la prima volta su MTV, ricordo distintamente quanto l’episodio finale fu travolgente, con i flussi di coscienza, l’universo alternativo e la decisione di Shinji di frantumare il suo mondo chiuso. Fu qualcosa di molto potente, ed ebbe un grande impatto su di me. Sono trascorsi più di 19 anni da quella sera del 26 marzo 2002, e ora è finalmente giunto il momento del gran finale che chiude la Nuova Versione Cinematografica di Evangelion realizzata dallo Studio Khara, e che determina un punto d’arrivo e di partenza nel percorso artistico e di vita di Hideaki Anno, a 27 anni dalla definizione del Progetto Evangelion.

Neon Genesis Evangelion

«A dare forma a te stesso sono il tuo stesso animo e il mondo che lo circonda.»
«Il mio io attuale non è il mio io assoluto. Possono esistere molti me stessi! Può esistere anche un me stesso che non è un pilota di Eva! […] Io, mii odio. Però, forse potrei riuscire a piacermi. Forse potrei riuscire a esistere. Ma certo! Io non sono altro che io. Io sono io. Voglio essere io. Io voglio stare qui! Per me è possibile esistere!»

Dall’inquietudine per l’alterità alla consapevolezza che questa è fondamentale per conoscere e definire se stessi e per provare emozioni reali. La variabilità del proprio punto di vista permette molteplici possibilità di esistenza, dunque la verità del sé e l’immagine del mondo mutano a seconda del proprio approccio. Il cielo azzurro, la barriera corallina, le congratulazioni, un sorriso imbarazzato e speranzoso. È davvero questa la risoluzione di un animo in frantumi?

The End of Evangelion

«Voglio incontrarli ancora una volta, perché credo che i miei sentimenti di allora fossero sinceri.»
«Devi ritrovare il tuo io perduto con le tue sole forze.»
«La forza dell’immaginazione è la forza di costruire il proprio futuro.»
«Se desideri vivere ogni luogo può essere un paradiso.»

Le emozioni concrete, l’identità perduta, il potere dell’immaginazione, la voglia e la volontà di vivere. O forse questa non è altro che una risposta temporanea? Il desiderio di un abbraccio. Violenza, affetto, lacrime, disgusto. Cielo stellato, spiaggia bianca, lo scrosciare delle onde. Il mare che c’è tra il dire e il fare.

Evangelion manga

«Devo accertarmi a quale scopo esiste questa mano, a quale scopo esisto io. Forse le mani degli altri finiranno per farmi del male… e le mie mani forse faranno del male agli altri… e le mani congiunte forse un giorno si allontaneranno tra loro. Però, nonostante questo, io vorrei, ancora una volta, tenerti per mano. […] Anche se non ho mai cercato la speranza, non significa che questa non esista. […] La strada da percorrere la cercherò con le mie gambe. Può darsi che sia una strada piena di dossi e di curve… e forse ci saranno giorni in cui la pioggia mi sferzerà… il vento mi avvolgerà, e mi sentirò intirizzito. Però… sono certo che il Sole illuminerà la mia destinazione. Il mio futuro si espande all’infinito.»

Cosa significa essere adulti? Vivere. I dubbi, le speranze, le ferite, le gioie. Una stazione, i binari della vita. Camminare sulle proprie gambe, un passo dopo l’altro, mentre la neve fiocca e il Sole splende all’orizzonte.

Evangelion: 1.0 You are (not) alone

«Un compito così difficile, perché l’avete affidato a me?»
«Non c’è un motivo particolare. È stato il destino a volere che fossi tu. Però ricorda che non sei il solo a combattere mettendo a rischio la propria vita. Siamo tutti nella stessa situazione.»
«Allora proverò a salirci ancora una volta.»

L’impressione che sia tutto sulle proprie spalle. Lo scoramento che la propria situazione sia troppo gravosa. Perché affrontare le difficoltà? Il senso di solitudine, il disagio interiore latente e la necessità di relazionarsi con gli altri. Condivisione? Forse anche le altre persone sono immerse tra difficoltà e speranze. Che sia questo il mare della vita?

Evangelion: 2.0 You can (not) advance

«Questo mondo è pieno di cose piacevoli che tu non conosci ancora e nemmeno immagini. Cerca di divertirti.»
«Coltivare e vedere crescere qualcosa è emozionante, sai? Aiuta a comprendere più aspetti della vita.»
«Non mi importa di quel che sarà di me. Non mi importa di quel che accadrà al mondo.»

Il tentativo di andare avanti, anche solo di un passo, per progredire verso la propria maturazione e verso le altre persone. La responsabilità della vita altrui. Incroci di possibilità. Scelte. Pro e contro. La propria vita ha valore? Il mondo ha importanza? Luci e ombre, successi e fallimenti. La rotta non è lineare, all’interno e all’esterno del proprio animo il mare calmo può diventare burrasca.

Evangelion: 3.0 You can (not) redo

«Occorre esercitarsi di continuo. Ripeti più volte lo stesso pezzo, finché non senti che il risultato ti soddisfa. Non ci sono alternative. Forse un giorno troverai la serenità e un luogo a cui appartenere. I tuoi affetti ti mostreranno la strada. La speranza rimane, in qualunque momento.»

Il vuoto che si deve attraversare per fare quel passo avanti, con la paura di non farcela e con la coazione a ripetere pensieri e comportamenti controproducenti. Dopo un errore commesso, che cosa si deve fare? Dopo che molto tempo è trascorso e tutto è cambiato, che cosa si deve fare? Colpe, rimorsi, rimpianti. Se si potesse fuggire da questi turbamenti, se si potesse cancellare tutto e riprovare da capo. O forse, tutto ciò è davvero importante?

Shin Evangelion: 3.0+1.0 Thrice upon a time

Eva è una storia che si ripete. È la storia di un protagonista che, malgrado la reiterazione delle stesse esperienze, si rialza costantemente. È una storia di un tentativo, quello di avanzare, di procedere almeno solo di un passo. È la storia della risoluzione, della volontà di stare insieme agli altri.

Un finale che prende per mano tutti i fili della matassa per superare il mare del vuoto e la ripetizione degli errori.
Un finale che rivela come ogni cosa che siamo e che abbiamo vissuto, sia positiva sia negativa, porta con sé la conoscenza e gli insegnamenti necessari per imparare dal passato e per essere responsabili del futuro.
Un finale che alimenta il bagliore della voglia e della volontà di vivere.
Un finale che celebra la vita, in termini di energia vitale, di esperienza, di mondo e di entità.
Un finale che evidenzia la necessità della comunicazione, l’importanza delle relazioni, della socialità e delle comunità.
Un finale che sostiene l’amore in tutte le sue forme.
Un finale che mostra il potere dell’immaginazione e il desiderio di realtà.
Un finale per aprirsi, per andare avanti e per amare autenticamente.
Un finale in cui la fine e l’inizio si trasformano l’una nell’altro.
Un inizio che è un sorriso determinato e fiducioso verso nuovi orizzonti.

行こう。

Project Eva va in pausa indefinita per motivi personali. Se la pausa dovesse diventare definitiva allora vi ringrazio fin da ora per aver seguito la pagina Facebook e il sito web. Grazie a tutti.

Casomai non vi rivedessi: buon pomeriggio, buona sera e buona notte.