Il Rebuild of Evangelion (non) è un sequel [1/2]

Come da titolo in questo articolo ci concentriamo sulla teoria che vede il Rebuild of Evangelion come un seguito (sequel) di Neon Genesis Evangelion. Per agevolare la lettura ho suddiviso l’articolo completo in due parti, nella prima, ovvero questa, vedremo le basi, nella seconda vedremo invece le prospettive possibili. Come punto di partenza ho considerato un insieme di osservazioni sullo stesso tema che potete trovare su vari siti stranieri e nostrani, quindi ho sviluppato l’analisi inserendo approfondimenti e nuove considerazioni.

Gli elementi usati per supportare la teoria del sequel sono -attualmente- prove incontrovertibili, oppure sono possibili spiegazioni alternative? Proviamo a scoprirlo insieme!

Neon Genesis Evangelion vs Rebuild of Evangelion
Neon Genesis Evangelion vs Rebuild of Evangelion

L’intento di Hideaki Anno

Tutto parte dalla dichiarazione rilasciata da Anno nel settembre del 2006 in merito al progetto (ヱヴァンゲリヲン新劇場版 (Evangelion shin gekijouban), Evangelion nuova versione cinematografica, di cui vediamo un estratto.

Ho riflettuto sulla ragione di rivolgersi, oggi, a un titolo del passato, di oltre dieci anni fa.
Sento che Eva è ormai vecchio.
Ma negli ultimi dodici anni non ci sono stati anime più nuovi di Eva.
[…]
Ho l’impressione che io stia creando un’opera migliore della precedente.
Eva è una storia che si ripete.
È la storia di un protagonista che, malgrado la reiterazione delle stesse esperienze, si rialza costantemente.
È una storia di un tentativo, quello di avanzare, di procedere almeno solo di un passo.
È la storia della risoluzione, della volontà di stare insieme agli altri anche se si è bloccati dalla paura di toccare il prossimo, al costo di sopportare una vaga solitudine.
Sarò davvero felice se vorrete seguire questi quattro film che si evolvono da una stessa storia verso una diversa forma. Va detto, per ultimo, che il nostro lavoro offre comunque un servizio. Sembra implicito, ma noi miriamo a fare un film di intrattenimento che possa divertire chiunque, ricostruendo la visuale del mondo, condensando le parti più interessanti in un film destinato alle sale cinematografiche, che mira a raggiungere coloro che ancora non conoscono Evangelion.

[Originale giapponese]

Come si nota quando Anno ha iniziato a lavorare al Rebuild ha pensato che Evangelion fosse un’opera vecchia, forse perché lo spirito del tempo era cambiato e tutta una serie di sfumature che caratterizzavano la vita negli anni Novanta, soprattutto quella degli otaku, erano mutate in nuove forme. I desideri che portarono Anno e la GAINAX a realizzare la serie TV di Evangelion, come quello di ricollegare l’animazione giapponese alle sue origini e quello di abbattere il dilagare della chiusura d’animo, fanno parte di un preciso periodo storico, di una visione del mondo e di una mentalità che ormai fanno parte del passato. Però attenzione, non è che tutto ciò non abbia più nulla da dire o non possa fornire spunti e sproni ai nuovi spettatori, semplicemente penso che l’intento di Anno nel ricostruire Evangelion sia quello di dargli una forma più accattivante e vicina alla sensibilità odierna, nonché aggiungere all’opera ulteriori contenuti che forniscano a nuovi e vecchi fan riflessioni e incoraggiamenti per camminare nel mondo con voglia rinnovata.

Detto ciò, la parte più interessante della dichiarazione di Anno per quanto concerne questo articolo è la parte in cui viene detto che «Eva è una storia che si ripete» e che «questi quattro film si evolvono da una stessa storia verso una diversa forma». Il fatto che i film partono da una stessa storia è evidente, non c’è bisogno di spenderci molte righe: Shinji, Gendo, Misato, gli Angeli che attaccano Neo-Tokyo 3, le unità Evangelion, sempre lì siamo. Anche il fatto che la storia si sviluppa in una nuova direzione è palese, tra nuovi Angeli, time skip, navi volanti, nuovi personaggi e così via.
Tuttavia, tolta la patina dell’ovvietà, ci si può chiedere se sia tutto qui o se ci sia qualcos’altro dietro le quinte. Il fatto che il Rebuild parte dalla base di Neon Genesis Evangelion significa forse che le due opere sono collegate anche a livello narrativo? E poi, cosa significa che Evangelion è una storia che si ripete? Anno ha forse voluto suggerire al pubblico che il Rebuild è il sequel della serie realizzata negli anni Novanta?

Le principali (non) prove del sequel

In questa sezione vediamo i principali elementi del Rebuild che vengono considerati come indizi a favore del sequel.

Il mare rosso

I primissimi fotogrammi di Evangelion: 1.0 mostrano una riva lambita da un mare dall’acqua rossa, e subito dopo vediamo i carri armati delle Nazioni Unite disposti su una strada che si affaccia sul mare rosso. Se i primi fotogrammi potevano far pensare a un sequel diretto di The End of Evangelion, poiché citano la scena della spiaggia in cui si trovano Shinji e Asuka, la sequenza successiva ci riporta al primo episodio della serie TV, con la differenza che questa volta l’acqua del mare non è blu ma è rossa.
Il film continua e finisce come tutti sappiamo, raccontando una storia in cui si verificano in modo simile molti degli eventi dei primi sei episodi di Neon Genesis Evangelion. Dunque fin qui l’idea che il Rebuild sia un sequel è plausibile, si può infatti pensare che dopo The End of Evangelion sia accaduto qualcosa che ha portato la storia a ripetersi, mantenendo però intatte alcune delle anomalie causate dal Third Impact.

Citazioni: serie classica e Rebuild
Citazioni: serie classica e Rebuild

Tuttavia a incrinare quest’idea ci pensa lo stesso Rebuild in Evangelion: 2.0.

SHINJI: Non riesco a immaginare che prima della mia nascita il mare fosse davvero blu.
KAJI: Sono già stati bravi a ricostruire un habitat in cui gli uomini riescano a sopravvivere. […] Questa non è l’acqua rossa inanimata che conosci, è un’immagine fedele del mare. In origine questo mondo era vasto e brulicava di diverse forme di vita. Ci tenevo che anche voi ne foste a conoscenza.
SHINJI: Sono contento di essere qui. Speravo che venisse anche la signorina Misato.
KAJI: Katsuragi non poteva. Non vuole ricordare.
SHINJI: A cosa si riferisce?
KAJI: Al giorno del Second Impact.

Durante la visita al Centro di ricerca giapponese per la preservazione dell’ecosistema marino Shinji e Kaji ci dicono che prima del Second Impact le acque del mare erano blu e piene di esseri viventi, tuttavia a causa della catastrofe avvenuta anni prima al Polo Sud le acque sono diventate rosse e molte razze marine si sono estinte.
Dunque, per il momento non c’è nessun legame tra il mare rosso del Rebuild e quello di The End of Evangelion. A supportare ulteriormente la natura intrinseca e coerente del rosso all’interno del Rebuild ci pensano poi il Near Third Impact e il Fourth Impact, poiché a causa di questi eventi l’ambiente circostante si colora di tinte scarlatte.

Nell’immagine sottostante possiamo osservare il vortice del Second Impact, il sistema di ripristino dell’acqua e la superficie della Terra con mari e oceani rossi (notare l’Italia!).

Il mare rosso nel Rebuild

Una nave in città

Un altro elemento che ha stimolato la fantasia del fandom è la nave che si vede all’inizio di Evangelion: 1.0, quando Shinji aspetta l’arrivo della signorina Misato. Nella parte superiore dell’immagine sottostante si vede la prua della nave, dove si riconoscono il bulbo anteriore e quelle che dovrebbero essere le cubie delle ancore, mentre nella parte inferiore dell’immagine si nota una nave posta in verticale tra alberi e palazzi, anche se non si capisce bene il suo verso.

Navi in città nel Rebuild

In prima battuta si può pensare alla nave da guerra lanciata dall’Eva-02 in The End of Evangelion, tuttavia essendo questa esplosa come fa a essere semi intera e in città? Ma anche nell’ipotesi in cui la nave lanciata da Asuka fosse rimasta intera, dall’immagine sottostante si nota che essa è diversa da quella che si vede in Evangelion: 1.0, poiché in quest’ultima manca la scritta NERV. Inoltre non siamo nemmeno sicuri che la nave nel Rebuild sia una nave da guerra, magari è solo una nave mercantile.

La nave da guerra distrutta dall’Eva-02 in The End of Evangelion
La nave da guerra distrutta dall’Eva-02 in The End of Evangelion

Ma anche sorvolando su tutto ciò, il fatto che Anno abbia inserito la scena della nave in Evangelion: 1.0 non dovrebbe stupirci, infatti nella parte introduttiva del film si vedono tante cose fuori posto. Nella città in cui arriva il quarto Angelo ci sono macchine ribaltate, vagoni ferroviari in verticale e palazzi distrutti.

Caos in città nel Rebuild
Caos in città nel Rebuild

Il sangue sulla Luna

A questo punto arriviamo a un vero piatto forte, un elemento che strizza talmente tanto l’occhio al pubblico da lasciare perplessi. Parlo ovviamente della grande macchia rossa presente sulla Luna, visibile alla fine di Evangelion: 1.0. Nel primo film ci viene mostrato Kaworu che si risveglia nella quinta di nove misteriose bare poggiate sulla superficie lunare, che è sporcata da quella che sembra una gigantesca striscia di sangue. Nel secondo film possiamo apprezzare maggiormente la macchia rossa grazie a una visuale dall’alto, e scopriamo così che la striscia è piuttosto lunga e larga, ma non è comunque visibile dalla Terra.

Luna e macchia rossa nel Rebuild
Luna e macchia rossa nel Rebuild

Il riferimento che ci viene in mente è immediato e ovvio: la macchia di sangue sulla Luna causata da Lilith in The End of Evangelion. Ancora una volta la campana del sequel risuona e ci chiediamo se questo sia davvero un valido indizio del legame tra il Rebuild e Neon Genesis Evangelion.
Osserviamo quindi tutta la sequenza nel film The End of Evangelion:

1) Quando Shinji si “sveglia dal sogno” il collo di Lilith si lacera e un enorme getto di sangue schizza a tantissimi chilometri di distanza riuscendo ad arrivare sulla Luna;

Il getto di sangue di Lilith
Il getto di sangue di Lilith

2) Il getto di sangue viene attirato dalla gravità lunare;

Il getto di sangue arriva sulla Luna
Il getto di sangue arriva sulla Luna

3) Quando l’Eva-01 usa la lancia di Longinus e gli Eva seriali si “spengono” vediamo che la faccia della Luna rivolta verso la Terra non è sporca di sangue, tutt’al più, forse, nella parte sinistra superiore del corpo celeste potrebbe spuntare un pezzetto della macchia (vedi punto 4) ma dato che l’immagine è tagliata non possiamo saperlo;

La Luna pulita e gli Eva seriali
La Luna pulita e gli Eva seriali

4) Dopo il dialogo tra Yui e Fuyutsuki, in una sequenza degna di 2001: Odissea nello spazio, vediamo che la macchia di sangue sulla Luna è enorme e si trova all’incirca sulla faccia posteriore, quella in ombra mai visibile dalla Terra, cosa che spiega come mai nell’immagine precedente non si vedeva;

Macchia di sangue sul lato oscuro della Luna in The End of Evangelion
Macchia di sangue sul lato oscuro della Luna in The End of Evangelion

5) Il nostro pianeta è completamente tinto di rosso e in orbita c’è il sangue di Lilith;

Terra rossa e sangue in orbita
Terra rossa e sangue in orbita

6) Infine, dalla spiaggia in cui si trovano Shinji e Asuka si vede l’orbita di sangue che si frappone la Terra e la Luna, sporcando il lucore madreperlaceo del satellite. Ovviamente la macchia rossa sulla Luna non si vede perché si trova nella zona d’ombra.

Il sangue in orbita intorno alla Terra copre la Luna
Il sangue in orbita intorno alla Terra copre la Luna

Ma allora la macchia di sangue sulla Luna nel Rebuild è legata o no a quella causata da Lilith in The End of Evangelion?
Dalla semplice ispezione visiva la risposta è negativa, notiamo infatti che la macchia nel Rebuild è una lunga striscia, come si vede bene in Evangelion: 2.0, mentre quella in The End of Evangelion è molto più grande e distribuita uniformemente lungo varie direzioni, un po’ come una grossa chiazza.
Tuttavia la parte più interessante si trova negli storyboard di Evangelion: 2.0, dove scopriamo le intenzioni di Anno dietro a questa vicenda:

La Terra diventa rossa
Sangue* sgorga dal Polo Sud
Il sangue forma un anello

Il sangue che si è sparso macchia la Luna
Lo spruzzo si diffonde verso l’alto

* letteralmente “sangue scenico”, basandosi su ciò che in questo contesto significa 血のり

Storyboard Second Impact Rebuild
Storyboard Second Impact Rebuild

Sebbene la scena sia stata eliminata dal film completo (troppi indizi?) è importante riconoscere l’intenzione di Anno dietro a questo mistero: il Second Impact che ha visto coinvolti i quattro Adams al Polo Sud ha causato un enorme getto di sangue che è arrivato sulla Luna. Anche in questo caso possiamo quindi dire che il Rebuild rimane solido e indipendente da Neon Genesis Evangelion, in quanto una spiegazione interna trova posto tranquillamente.

La sagoma misteriosa

Torniamo adesso all’inizio di Evangelion:1.0, precisamente alla breve scena in cui si vede una gigantesca sagoma umanoide tracciata su un terreno macchiato di rosso, tra i palazzi distrutti. In particolare bisogna notare due cose: la macchia rossa arriva fino alla cima della collina e i palazzi alle spalle e ai lati della sagoma sono tutti accumulati, come se fossero stati spostati e trascinati verso l’alto e verso i lati.

La sagoma in Evangelion: 1.0
La sagoma in Evangelion: 1.0

Data la forma a braccia aperte il pensiero del fandom è volato agli Eva seriali usati dalla Seele in The End of Evangelion, infatti nel finale del film, dopo che Shinji rifiuta il Perfezionamento, gli Eva si “spengono” e precipitano sulla Terra con le braccia aperte e le gambe unite. Di conseguenza l’idea è che uno degli Eva seriali sia caduto e sia stato ritrovato proprio nel luogo in cui c’è la sagoma all’inizio di Evangelion: 1.0. Ma è davvero così? Oppure c’è almeno un altro modo per spiegare questo elemento senza ricorrere alla teoria del sequel?

Eva seriali in The End of Evangelion
Eva seriali in The End of Evangelion

Prima di fornire una spiegazione alternativa facciamo un salto alla parte finale di Evangelion: 1.0, dove Kaworu si sveglia sulla Luna e dinnanzi a sé vede un gigantesco umanoide mascherato. La cosa da osservare è che la striscia di sangue di cui abbiamo parlato in precedenza finisce proprio presso lo scavo in cui si trova il gigante.

Un Adams sulla Luna?
Un Adams sulla Luna?

A questo punto la soluzione alternativa è molto semplice: durante il Second Impact avvenuto al Polo Sud un colossale getto di sangue ha sbalzato via almeno due dei quattro Adams, il primo dei quali è finito sulla Luna, mentre il secondo è atterrato in Giappone, sbalzando via tutto quello che trovava lungo la sua traiettoria e quindi creando devastazione nella città.
Come abbiamo visto la teoria del sequel non è affatto indispensabile, poiché possiamo unire le spiegazioni alternative fin qui trovate in uno schema che fa capo a un unico evento interno al Rebuild: il Second Impact. Seguendo quest’idea, la misteriosa catastrofe avvenuta quindici anni prima degli eventi raccontati in Evangelion: 1.0 ha causato il mare rosso, il sangue e il gigante sulla Luna, la sagoma e tutte le cose fuori posto in città, come le auto, i vagoni e la nave.

Un’osservazione da fare in questo contesto è che il Mark.06, l’Eva-01 e l’Eva-13 si somigliano, avendo tutti e tre un lungo corno centrale sul capo. Quindi se l’Adams ritrovato sulla Luna è diventato il Mark.06, è probabile che la sagoma misteriosa in Giappone sia relativa all’Adams che è poi diventato l’Eva-01. Il terzo Adams invece è probabile che sia stato ritrovato in seguito e sia stato trasformato nell’Eva-13 durante il time-skip, in modo simile a quanto accade al Soldato Titano del film Nausicaä della Valle del vento di Hayao Miyazaki. Magari l’idea iniziale di Anno era che Gendo, Fuyutsuki e l’asinello andavano nel luogo in cui il terzo Adams era atterrato dopo il Second Impact. Chissà.

Eva-01, Mark.06, Eva-13, Gendo, Fuyutsuki e l’asinello.
Eva-01, Mark.06, Eva-13, Gendo, Fuyutsuki e l’asinello.

Il logo della Nerv

Un’altra cosa curiosa è che nel Rebuild i designer della Nerv si sono sbizzarriti e hanno realizzato ben due loghi nuovi. Nei primi due film compare il primo logo nuovo della Nerv, in cui alla foglia di fico si aggiunge anche un frutto, probabilmente una mela (frutto della conoscenza? frutto della vita?), e la citazione «God’s in his heaven all’s rigth with the world», tratta da una delle opere preferite da Anno, cioè Anna dai capelli rossi, è scritta in orizzontale anziché ad arco. Il secondo logo nuovo compare nel terzo film ed è un qualcosa che forse si può paragonare al cubismo o all’astrattismo geometrico con un pizzico di arte aliena, infatti alla foglia e alla scritta NERV ormai irriconoscibili si aggiungono anche quattro glifi.

I due nuovi loghi della Nerv nel Rebuild
I due nuovi loghi della Nerv nel Rebuild

Fin qui nulla di strano, probabilmente alla Nerv si sono divertiti a disegnare in preda ad attacchi d’arte. Eppure, quando il terzo film mostra il quartier generale distrutto, con mezzi militari e crateri sparsi qua e là, si vede anche il logo classico della Nerv di Neon Genesis Evangelion, portando la nostra mente a ricordare l’invasione attuata dalle Nazioni Unite in The End of Evangelion.
Inutile girarci intorno, il dubbio bussa alla nostra porta lasciando sull’uscio una domanda: Evangelion: 3.0 è un sequel della serie TV?
Anche in questo caso la risposta non è per forza positiva. Infatti durante i film notiamo che il logo classico della Nerv compare innumerevoli volte anche in Evangelion: 1.0 e in Evangelion: 2.0, pertanto anche questa del logo non è una prova valida a supporto della teoria del sequel. Inoltre quando Shinji si trova sul Wunder Ritsuko mostra sul computer una breve clip del Near Third Impact e si vede l’Eva-01 risvegliato, mica qualcosa che ricorda l’Impact di The End of Evangelion. Dunque anche qui i tre film del Rebuild risultano internamente coerenti e ancora indipendenti dalla serie TV.

Il vecchio logo della Nerv nel Rebuild
Il vecchio logo della Nerv nel Rebuild

Until You come to me

L’ultimo elemento che prendo in considerazione è il corto until You come to me della Japan Anima(tor)’s Exhibition, già analizzato da Distopia Evangelion in un apposito articolo del 2015. Questo cortometraggio ha degli elementi che contribuiscono ad alimentare l’idea che il Rebuild e Neon Genesis Evangelion siano in contatto narrativo. Ad esempio ci sono una serie di fotogrammi in cui compaiono Asuka Soryu della serie TV e Asuka Shikinami della tetralogia cinematografica, poi un’immagine dove binari ferroviari diversi confluiscono in un binario unico, oppure ancora il mare azzurro e quello rosso della serie e idem per i film. Insomma, ci sono delle evidenti strizzate d’occhio.

 Immagini del corto until You come to me
Immagini del corto until You come to me

La scena più emblematica arriva alla fine: Shinji con la plug suit di Evangelion: 3.0 si trova in piedi sulla riva di un lago, mentre riflesso sull’acqua c’è uno Shinji in pantaloni e camicia. Il riferimento che viene subito in mente è la scena iniziale di The End of Evangelion, dove Shinji vestito allo stesso modo si specchia sull’acqua del lago. Ovviamente questo non significa che ci sia un legame narrativo diretto tra le due opere, semplicemente può significare che il Rebuild è ormai giunto all’atto finale.

Shinji in until You come to me
Shinji in until You come to me

Il corto è stato realizzato da Tadashi Hiramatsu, e dobbiamo tenere a mente che Anno ha collaborato ai layout e Shiro Sagisu ha realizzato la musica, inoltre quest’ultimo ha dichiarato che alcuni contenuti mostrati dovevano essere presenti nel finale di Evangelion:3.0, quindi non stiamo parlando di qualcosa di totalmente estraneo a Evangelion come potrebbe essere il peggiore degli spin off. Al contempo però non possiamo né dare ad until You come to me un peso troppo grande, essendo un corto del 2014 facente parte di un progetto dedicato all’animazione in generale, né interpretarlo in un modo univoco rischiando di vederci solo quello che vogliamo.

Le scene che compongono il corto si possono certamente interpretare come un indizio in favore del sequel, ma al contempo si possono anche intendere come collegamenti metatestuali a Evangelion, nonché fan service per il fandom in attesa dell’ultimo film del Rebuild. Da questo punto di vista la presenza di Soryu e Shikinami nello stesso video non implica necessariamente che esse siano collegate narrativamente, bensì più in generale significa che sono due personaggi che a livello creativo appartengono allo stesso universo meta-testuale, più o meno come i personaggi del manga di Evangelion creato da Yoshiyuki Sadamoto. Analogamente vedere il riflesso di Shinji in camicia non è per forza una prova del legame con la serie TV, infatti poiché il personaggio non è solo un pilota di Eva ma è anche un ragazzo normale, come tanti, il riflesso può anche servire per sottolineare questa normalità/quotidianità di Shinji. 

Conclusioni

In definitiva, abbiamo visto che gli elementi esaminati nei punti precedenti sono falsificabili e trovano delle risposte interne al Rebuild, mentre sfruttare until You come to me per supportare il legame narrativo tra serie TV e tetralogia non sembra una buona idea, poiché si può dire tutto e il contrario di tutto a causa dell’elevato numero di variabili in gioco non falsificabili.
Le considerazioni fatte finora escludono in modo definitivo la possibilità che la tetralogia cinematografica sia legata alla serie TV? No. Semplicemente ridefiniscono l’importanza dei presunti indizi a favore del sequel, mostrando che al momento attuale, cioè senza l’ultimo film, il legame tra il Rebuild e la serie classica è ancora incerto.
Viceversa, quello che possiamo asserire con ragionevole certezza è che il Second Impact è un evento che, pur essendo ancora avvolto nel mistero, è molto importante nella mitologia del Rebuild, e perciò è probabile che in Shin Evangelion ci verrà svelato qualche segreto che lo riguarda, anzi è perfino possibile che rivestirà un ruolo più importante di quanto finora pensato.
Nella seconda parte vedremo i pro e i contro di alcune ipotesi teoriche riguardanti la possibilità che nel Rebuild ci sia una qualche forma di ripetizione degli eventi.
Non ci resta che attendere fiduciosi!